“Fai quello che devi, accada quel che può”

Fin da bambina sognavo di diventare naturalista, così mi iscrissi a Scienze Naturali. Durante gli studi mi sposai e iniziai  a lavorare nella tipografia fondata da mio padre nel ’53, la Tipolito Subalpina che è stata una realtà storica della grafica torinese, un luogo di passaggio per editori, scrittori, pittori, grafici.
Nel ‘96 all’interno della tipografia è nata la Neos edizioni, per pubblicare libri di tema territoriale che non interessavano i grandi editori.  Mentre la Neos cresceva e allargava le proprie collane, io, da una parte avvertivo un’affinità sempre più forte con questo ambito e dall’altra mi impegnavo nella rappresentanza imprenditoriale fino a diventare presidente nazionale della mia categoria: quella delle imprese della grafica e dell’editoria.
La digitalizzazione nel frattempo ha decretato il cambiamento radicale del settore grafico, con la perdita di tante professionalità. Così, nel 2008 ho separato la tipografia dalla casa editrice, dedicandomi “anima e corpo” a quest’ultima.  Il vantaggio di una casa editrice indipendente è che i libri possono più liberamente interpretare il sentire dell’editore.
Io credo fermamente che i libri contribuiscano ancora a creare una coscienza collettiva, perciò le scelte di Neos, passando attraverso il racconto della Storia, delle culture e delle esperienze personali, vogliono offrire ai lettori una riflessione per un futuro migliore, ricco di confronti e di reciproco rispetto.