Questa rubrica ci piace davvero tantissimo, stiamo scoprendo il talento delle nostre associate femminili nel gestire il tema della sostenibilità.

Raccontare le loro storie è per noi motivo di felicità in quanto teniamo molto al tema ambientale, e unirlo alla tematica femminile è molto appagante. Inoltre, siamo d’ ispirazione per chi non ancora si è affacciato al tema ambientale o chi invece vuole migliorare sempre di più.

Questo mese le protagoniste saranno due aziende molto differenti tra di loro ma molto simili nel gestire la sostenibilità. Scopriamole insieme!

 

ASSICURAZIONI E AMBIENTE, UNA BELLA SFIDA…

Reale Mutua di Raineri SAS è un’azienda che si occupa di assicurazioni e anche in questo settore le idee per essere sostenibili non mancano. Manuela Raineri, la titolare, spiega come l’azienda abbia digitalizzato i propri processi attraverso l’uso di OTP. Grazie a questa innovazione, l’80% delle polizze viene ora gestito in formato digitale, eliminando la necessità di emettere contratti cartacei e di consegnarli fisicamente ai clienti. Così facendo il passaggio del cliente si è ridotto notevolmente. Risparmiando anche sulle emissioni di CO2 della macchina e spreco di carburante. Inoltre, tutte le pratiche sono state velocizzate per rendere il processo più smart. Grazie alla gestione via posta elettronica, i contratti sono facilmente accessibili e possono essere firmati digitalmente in modo rapido e conveniente.

Ridurre la carta non solo ha permesso di evitare scansioni e lo stampaggio di molteplici copie ma ha anche ridotto il passaggio dei corrieri per la spedizione dei documenti in sede centrale. Inutile dire che la ricerca dei documenti è anche molto più veloce e smart.

Sono state eliminate 4 cantine piene di contratti stampati sulla carta dove erano presenti centinaia di contratti da mandare al macero ogni 5 anni. Questo ha permesso di ridurre di tanto l’immondizia e la manodopera. Manuela ci racconta dell’obiettivo di arrivare a carta-zero da qui ai prossimi 5 anni quando anche le ultime pratiche saranno scadute.

L’impiegata che si occupava del cartaceo è stata ricollocata e fa un lavoro molto più gratificante che è il front-office, in rapporto con clienti. Le dipendenti beneficiano di un orario flessibile e, a settimane alterne, seguono turni diversificati. Questo sistema permette loro di organizzarsi al meglio tra colleghe. Nella settimana in cui hanno una pausa pranzo più lunga, possono dedicare più tempo ai propri interessi e attività di svago.

“Tempo fa abbiamo fatto un progetto bellissimo di pilates in agenzia dove una volta settimana uscivamo tutte dall’ufficio e si andava a fare pilates insieme per condividere tempo di svago assieme. Inoltre, ritagliamo momenti di Team Building aggreganti e formativi per essere sempre preparati e al passo con i tempi su regolamenti, normative e circolari sia a livello finanziario che assicurativo”, ci racconta Manuela.

 

I BOTTONI CREATI CON MATERIALE DI SECONDA VITA

F.lli Bonfanti SAS è un’azienda storica del territorio torinese specializzata nella produzione e commercializzazione di bottoni nel settore tessile. Da diversi anni, le sorelle Serena e Chiara Bonfanti guidano l’azienda con un forte impegno verso la sostenibilità. Sono direttamente coinvolte nella gestione delle iniziative ambientali, lavorando attivamente per rendere l’azienda sempre più rispettosa dell’ambiente. Usano solamente materie prime certificate per garantire la qualità e la provenienza dei bottoni ai loro clienti.

“Un passo alla volta verso l’ecosostenibilità, cercando di migliore e applicare nuove idee o prodotti certamente per nuove proposte ai nostri clienti, ma in particolar modo per migliorare i processi interni all’azienda” dice Serena.

Negli ultimi anni, in modo crescente, hanno cercato di apportare dei cambiamenti, all’interno dell’azienda, che garantissero un maggiore rispetto dell’ambiente. Lavorando con i loro fornitori di packaging per garantire che il materiale utilizzato fosse un prodotto di seconda vita contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale e promuovendo un’economia circolare.

Per consegnare i bottoni al cliente hanno due tipologie di packaging: sacchetti oppure tubi di materiale riciclato e forniscono ai loro compratori sacchettini in carta e non in plastica per la vendita dei bottoni. In aggiunta, la carta per la stampa delle fatture è riciclata.

Si affidano sempre di più a fornitori di materie prime che, oltre a garantire la qualità del prodotto, siano certificati per la sostenibilità. Per alcune tipologie di materiali, come poliestere e scarti di altre lavorazioni (carta, canapa, polvere di corozo, fibre tessili), prediligono quelli realizzati con materiali di recupero, contribuendo così a una produzione più eco-compatibile.

Hanno per i loro clienti finali anche un servizio di “rottamazione” dei vecchi bottoni, oppure di tintura “gratis” per bottoni fine serie che, diversamente, non potrebbero più vendere: questo è un ottimo modo per gestire il loro stock e, soprattutto, per evitare sprechi. Infine, sono sempre alla ricerca di nuovi materiali non solo prodotti con materiali di recupero, ma con energia green.

“Continueremo ad investire e ad immaginare nuovi progetti. Ci piacerebbe riuscire a misurare l’impatto che ogni nostra piccola decisione riesce ad avere, ma anche trovare nuovi fornitori di materiali prodotti con materiai di scarto, e realizzati con energia green” racconta Serena.

Tutti noi possiamo fare qualcosa, un passo alla volta, misurato sulle nostre possibilità e potenzialità, ma ogni piccolo passo può essere d’aiuto, conclude Serena.