“Welfare delle PMI femminili” è un progetto di APID Torino svolto da giugno a dicembre 2020.
L’obiettivo è stato comprendere le vere necessità delle donne che lavorano nelle imprese attraverso la somministrazione di un questionario a dipendenti e imprenditrici. Il passo successivo ha previsto la disseminazione delle informazioni ricavate dal questionario tramite il report finale. Uno dei dati di maggior interesse emerso dalla rilevazione è stato quello relativo alle piccole o micro imprese, in cui le imprenditrici soffrono le stesse problematiche delle dipendenti, come ad esempio la conciliazione casa/lavoro. Si ritrovano spesso ad essere semplicemente “dispensatrici” di servizi, non traendone alcun beneficio diretto.
Questo progetto è immerso in una più ampia rivoluzione del concetto di welfare. Per molti anni i benefit che un’azienda poteva erogare erano legati strettamente al concetto di consumo immediato, come ad esempio quello dei bonus a fine anno. Le aziende stanno cambiando direzione e stanno mirando verso attività alternative che possono apportare benefici a lungo termine alle persone e di conseguenza all’impresa. Lo scopo del nuovo welfare è quello di fornire una formazione continua ai propri dipendenti, alle proprie dipendenti ed alle imprenditrici, insieme ad altre attività da svolgere sia nelle ore lavorative sia nel tempo libero.
Un’altra forma di welfare aziendale è sicuramente tutto ciò che supporta il lavoratore e la lavoratrice nella conciliazione dei tempi casa/lavoro. Si sta parlando di lavoro agile, impegno nella creazione di asili aziendali o spazi nei quali i figli dei dipendenti possano rimanere durante le ore di lavoro assistiti da personale specializzato.
Dalla pandemia molte imprese, soprattutto femminili, hanno subito una forte battuta d’arresto. Molte imprenditrici hanno fatto fatica ad accedere a fondi per la ripresa. La crisi pandemica ha accelerato il processo di rivoluzione della cultura d’impresa. Il benessere della persona, della lavoratrice, è passato al primo posto. Gli investimenti sul Welfare hanno favorito il rilancio dell’imprenditoria. Secondo AIWA (associazione che riunisce i principali provider di welfare aziendale) i piani di welfare hanno iniziato a moltiplicarsi negli anni della crisi pandemica.
Il questionario di APID Torino è composto da una parte iniziale uguale per tutte per poi dividersi in due diverse parti, una dedicata alle necessità specifiche delle dipendenti e una per le imprenditrici. Questa attività ha permesso di trarre un report, diventato la base per tutte le attività successive di APID Torino.
È chiaro che i progetti di welfare hanno migliorato il processo partecipativo e il rapporto tra e con il personale, aiutando a superare eventuali situazioni di conflitto percepite o esistenti in azienda e a giungere a soluzioni condivise con le imprenditrici e gli imprenditori.
Le imprenditrici si sono rivelate l’anello debole della catena, soggette a dover amministrare e somministrare i benefit, per lo più economici, del welfare. Dobbiamo dunque supportare lo sviluppo di una cultura aziendale agile, che sia in grado di valorizzare tutti i ruoli professionali e rispondere alle diverse esigenze, che non possono essere esclusivamente tarate su benefit di tipo assistenziale. La nuova cultura d’impresa dovrebbe, inoltre, permettere alle donne di raggiungere gli obiettivi di carriera che desiderano e/o di acquisire nuovi ruoli, oltre che inclusiva, responsabile e di vero supporto.
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