APID, con la collaborazione di API Torino, nel 2023 ha avviato “Sportello per la certificazione delle misure di parità di genere nelle imprese”.

Lo scopo dello sportello è quello di fornire alle aziende informazioni sul percorso di certificazione UNI/PdR 125:2022 di cui abbiamo già accennato in questo blog.

Chi può accedere allo sportello?

le aziende associate ad API

Come funziona lo sportello?

Inviando una richiesta via mail all’indirizzo info@apid.to.it. anticipando eventualmente le richieste e le necessità; le aziende saranno, quindi, ri-contattate a stretto giro per organizzare un incontro con un’esperta tecnica, che potrà rispondere alle domande per orientarsi nel mondo di questa specifica certificazione.

Partendo dalle principali domande che hanno posto le aziende – che fin qui hanno contattato APID- chiariremo alcuni aspetti legati alla certificazione.

Chi puo’ certificarsi secondo la UNI/PdR 125:2022?

La certificazione può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione e forma giuridica, operante nel settore pubblico o privato. Sono, però, escluse le Partite IVA che non hanno dipendenti o addetti/e.

La certificazione viene rilasciata a una entità giuridica (legal entity) o a “un gruppo di società”, e deve considerare tutti i siti, filiali, sedi secondarie, attività e processi effettivamente svolti dall’organizzazione.

È possibile rilasciare una certificazione di “gruppo” che ricomprenda diverse entità giuridiche, ma solo se è presente una struttura organizzativa “centralizzata” che gestisca e controlli la compliance per tutte le società del gruppo.

Non sono ammesse esclusioni di processi/funzioni, mentre è possibile escludere, in una certificazione di gruppo, delle singole legal entity.

Considerato, infine, il contesto normativo e occupazionale, che può cambiare tra Stato e Stato, è possibile limitare la certificazione ad una sola Nazione.

Per assicurarne l’applicazione alle diverse realtà organizzative che rappresentano il Sistema Paese, inteso quale intero apparato economico-produttivo della nazione, nel documento sono identificate 4 fasce o cluster di organizzazioni in relazione alle loro dimensioni

 

FASCIA CLUSTER NUMERO ADDETTI/E
1 MICRO 1-9
2 PICCOLA 10-49
3 MEDIA 50-249
4 GRANDE 250 e oltre

 

In funzione della fascia di appartenenza, le organizzazioni dovranno individuare indicatori di performance o obiettivi specifici e adeguati alle dimensioni aziendali

Cosa sono gli indicatori di performance KPI?

Secondo la definizione data dalla prassi, i Key Performance Indicator (KPI) sono Indicatori chiave di prestazione, utilizzati per il monitoraggio degli obiettivi stabiliti dalla politica di parità di genere e descritti nel piano strategico

L’efficacia delle azioni intraprese dall’organizzazione al fine di creare un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità e che sostenga la parità di genere, “deve essere misurato rispetto a un insieme di indicatori caratterizzati dall’essere percorribili, pertinenti e confrontabili e in grado di guidare il cambiamento e di rappresentare il continuo miglioramento messo in atto dalle organizzazioni stesse”.

Al fine di garantire una misurazione del livello di maturità delle organizzazioni, la prassi identificata “6 Aree” di indicatori attinenti alle differenti variabili che possono contraddistinguere un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  1. Cultura e strategia (5.2);
  2. Governance (5.3);
  3. Processi HR (5.4);
  4. Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda (5.5);
  5. Equità remunerativa per genere (5.6);
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro (5.7).

Ogni Area è contraddistinta da un peso % (fatto 100 il totale del peso delle differenti Aree) che contribuisce alla misurazione del livello as-is dell’organizzazione e rispetto al quale sono misurati gli stati di avanzamento costanti nel tempo.

Per ottenere la certificazione è previsto uno score minimo di pari al 60% complessivo.

 

Chi può rilasciare la certificazione?

La certificazione puo’ essere rilasciata da un ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE riconosciuto da accredia che deve, a sua volta, implementare un sistema di gestione conforme alla presente UNI/PdR.

L’audit di certificazione sarà condotto da auditori qualificati che potranno essere supportati da esperti/e (esperti/e tecnici/che e avvocati/e)

La durata dell’audit sarà definita in base a norme ISO dall’ente di certificazione.

Il primo anno è previsto un initial audit per valutare la capacità dell’azienda a sostenere il main audit e poi negli anni successivi vi sarà solo il main audit.

Dopo la certificazione sarà condotto un audit annuale.

 

Come funziona il percorso di certificazione?

L’azienda dovrà intraprendere il percorso di adeguamento alla prassi valutando – anche con il supporto dell’organismo di certificazione – la capacità a soddisfare i requisiti della prassi in modo da raggiungere lo score minimo e quindi ottenere la certificazione.

 

La prassi UNI/Pdr125 si integra con altre certificazioni?

Sicuramente sì.

Pdr 125 e ISO 9001, norme della serie ISO:

Le aziende che sono già certificate ISO 9001 (o altre norme della serie ISO) potranno ricalcare il sistema di gestione e le politiche già in essere integrandole con aspetti specifici legati alla parità di genere.

Pdr 125 e SA 8000:

La prassi, inoltre, approfondisce parte della norma SA 8000 andando a focalizzarsi sui temi di inclusione e pari opportunità. Per questo legame fra le due norme, un’azienda certificata SA8000 potrà ottenere una certificazione PDR 125 con un numero di giornate ridotto.

Pdr 125 e WHISTLEBLOWING (ISO 37002 E MOG. 231):

La prassi prevede un sistema di segnalazione a disposizione dei/delle dipendenti per segnalare qualsiasi problematica relativa alle tematiche di parità di genere e più in genere di Diversity & Inclusion. Le caratteristiche sono simili a quelle della “EU Whistleblower Protection Directive” pubblicata il 26-11-2019.

In conclusione, lo “Sportello per la certificazione delle misure di parità di genere nelle imprese”, rappresenta un’importante iniziativa per promuovere l’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro. Le aziende associate possono accedere a questo servizio per ottenere informazioni dettagliate sulla certificazione UNI/PdR 125:2022, ricevendo supporto personalizzato da esperti del settore, contribuendo a creare ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi delle diversità.